giovedì 10 novembre 2011

Cindytalk


Blah Blah – Torino, 23 Settembre
La creatura di Gordon Sharp, nel bene e nel male, ha saputo resistere per oltre 30 anni nel vasto panorama Goth-Dark che, a più riprese, si è ripresentato sotto mille forme e manifestazioni. Cindytalk, nel corso di tutti questi anni, non è mai stata di seminale importanza (tralasciando “Camouflage Heart” e “The Crackle Of My Soul” a modesto parere di chi scrive) ma con la sua figura carismatica e camaleontica ha catalizzato l’attenzione sul palco del Blah Blah all’interno della rassegna “Il  Sacro attraverso il Profano”. Il live poco aggiunge musicalmente all’enorme quantità di artisti che solcano mari tra onde sinusoidali,  field recording e “concretismi” vari,  ma la vera differenza la fa lui/lei sola sul palco a combattere contro i fantasmi dell’anima, dell’essere e sentirsi al limite estremo di un mondo che, attraverso luoghi comuni, sempre meno accetta differenze, il tutto attraverso una poesia “dannata” che è alla base della ricerca di questi ultimi anni da parte di Gordon Sharp. È questa l’impressione che si ha assistendo al live in cui, attraverso una deriva drone con onde di suono che si infrangono sulla  voce di Gordon, si prova un senso di spaesamento e di non luogo, un mondo alla deriva da se stesso dove non c’è ombra di speranza e redenzione da peccati che, forse, non si sono mai commessi. La liricità e la figura carismatica di Gordon Sharp fanno il resto, tra voci di bambini, screzi industrial e atmosfere claustrofobiche che si scontrano con la voce-sussurro di Sharp, di una profondità indefinibile: ci lasciamo trascinare senza meta e senza controllo fino alla genesi di questo live/evento con un immenso occhio che, proiettato sullo schermo, ci scruta senza battere ciglio, immobile, con Gordon che si volta e si inchina aprendo le braccia e concedendosi al giudizio di qualcosa di più grande di questa miserabile vita…
 I brani inseriti nel live fanno parte dell’ultimo lavoro di Cindytalk “Hold Everything Dear” uscito per la Edition Mego; l’album inoltre è dedicato a Matt Kinnison,  amico di lunga data e collaboratore di Gordon Sharp.
(Blow Up - Novembre '11)

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