giovedì 24 marzo 2011

A Taste Of Sonar

19.03.11 Roundhouse - London

Per il terzo anno consecutivo Il Sonar torna a Londra nella prestigiosa location di Chalk Farm Road per quella che è considerata la premiere del Festival che si terrà a Barcellona il 16/17/18 Giugno prossimo. La line up che comprendeva nove artisti suddivisi in due stage, vedeva alternarsi nel Red Bull Space Braiden 

(London-Uk) con un set non entusiasmante, forse dovuto alla quasi totale assenza di pubblico, dove tra linguaggi house  e bassi dubstep con una sofisticata tecnica di mixin’ riesce comunque a creare un amalgama mai scontato. Giusto il tempo di spostarsi nel main stage dove prende posizione  
Noiapre (Galicia-Spain), anche lui penalizzato da una sala praticamente deserta,  che snocciola i suoi potenti beat tra grime e hip-hop. Subito dopo è la volta di  Dels,

viene definito il nuovo talento del British Hip-Hop, che si esibisce in un live di una tristezza a dir poco imbarazzante, dove tra un Dizzee Rascal che incontra una Bjork di “Vespertine” fama,  la sensazione è di un melting-pot non riuscito (ero vicino al mixer e devo dire che io e il tecnico ci guardavamo sbigottiti di fronte a siffatte nefandezze…). Giusto il tempo di riprendere fiato nell’altra sala per ascoltare e apprezzare il live di  

Tiger & Woods (Italia) tra digressioni House, Italo Disco, e Cosmic – apprezzati anche dal pubblico che incominciava ad assiepare lo stage “minore”, ed eccoci di nuovo nella sala “grande”per lo show di  


Buraka Som Sistema (Portogallo), occasione per me di vederli finalmente con la band al completo; il loro è un progetto live completamenete nuovo, virato per il dancefloor. Il combo non ci mette molto a creare il giusto mood e sembra quasi che nulla divida il palco dalla gente sotto, che ora è veramente tanta!!! La tracklist è quasi interamente dedicata al nuovo album che deve ancora uscire con, in aggiunta, un’ eccellente versione di “Buffalo Stance” di Neneh Cherry dando al pubblico uno spettacolo ad alta tensione. Purtroppo non riesco a seguire (giusto dieci minuti, pochi per dare un giudizio) il set di  
 
Benji B (London-Uk), già titolare di un programma radiofonico sulla prestigiosa BBC1 tra Hip-Hop, dubstep e Broken Beats e il tempo della seconda guest star nel main stage :The Gaslamp Killer
 (Los Angeles-USA); ibrido tra live e dj set, Benjamin Bensusses mette insieme uno dei live piu’ iconoclasti e rivoluzionari cui mi sia capitato di assistere, quasi sopraffatto dai suoni e dalle urla del nostro in una vertigine allucinatoria. Siamo quasi in chiusura di serata ma c’è ancora il tempo e la voglia di sentire quello che a detta di tutti è “the godfather of the Uk garage”,  Mister Mj Cole 

con un dj set dove ha mostrato tutte le gemme del funky made in Uk riuscendo a far muovere qualche centinaio di persone in uno spazio diventato decisamente invivibile sia per il caldo asfissiante che per la quantità di bicchieri di plastica e birra sul pavimento, quasi a rischio rottura del menisco. Concludendo credo che il Sonar oramai dopo tanti anni non abbia assolutamente il bisogno di attirare pubblico facendo questi mini festival che non lasciano nella mente un ricordo indelebile, la verità è che, soprattutto per alcuni artisti presenti (leggi Tiger&Wood e MJ Cole), avere un’ora a disposizione è veramente frustrante visto che in 60 minuti devono giocarsi la carta della credibilità , e di questi tempi dove tutto corre veloce, non è assolutamente facile.

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